Uno degli argomenti più dibattuti dei primi giorni del 2021 è la “nuova privacy di Whatsapp”, che dovrà essere obbligatoriamente accettata (per poter continuare ad utilizzare il software di messaggistica più scaricato al mondo) ed entrerà in vigore a partire dal prossimo 8 febbraio. Cerchiamo allora di capire perché sta generando tanta polemica, che cosa cambierà, ed una valida alternativa.

Perchè sta generando tanta polemica

 

privacy

Che si tratti di rischio concreto per la sicurezza dei dati degli utenti o semplicemente di una bufala (di cui purtroppo internet è sempre pieno), poco cambia: il grafico mostra che il numero di volte che viene digitato il termine di ricerca “privacy Whatsapp” sta vertiginosamente salendo (il grafico si riferisce all’Italia, ma anche quello globale ricalca lo stesso trend).

Ma qual è il vero fulcro del cambiamento? L’oggetto di discussione è l’inserimento della nota sulle attività globali di “data sharing”, detto in altre parole Whatsapp potrà comunicare a Facebook (ricordiamoci che sono la stessa azienda) i dati e le abitudini degli utenti per fini commerciali (ad esempio targetizzazione delle inserzioni pubblicitarie).

Che cosa cambierà

nuova-privacyVa detto che viene specificato che le sopra citate modifiche non entreranno in vigore nei Paesi europei(compreso il Regno Unito), complice il GDPR, spesso criticato ma molto efficace in queste situazioni.

Come si può vedere dall’immagine, il punto tanto criticato (anche da personaggi illustri come Elon Musk, CEO di Tesla) nell’informativa europea (quella a destra nella foto) non è presente.

I nuovi “termini e condizioni” (che spesso si accettano senza prestare particolarmente attenzione) hanno però generato molti dubbi tra gli utenti che hanno sollevato ancora una volta importanti perplessità sulla reale sicurezza dei dati personali: questo cambiamento ha destato particolare preoccupazione, soprattutto per quanto potrebbe variare in futuro.

Una valida alternativa

Per le ragioni fino a questo punto elencate non sono solo gli utenti extraeuropei ad aver iniziato a cecare alternative più sicure, di cui il mercato abbonda.

Tra queste troviamo “Telegram”, un’applicazione da molti anni presente sul mercato ma che ha sempre fatto fatica ad affermarsi, complice la naturale competizione con Whatsapp.

Nell’ultimo periodo sta invece ottenendo un numero sempre maggiore di registrazioni, basti pensare che ha raggiunto i 500 milioni di utenti attivi, di cui 25 milioni solo nelle ultime 72 ore (dato fornito da Telegram il 12/01/2021).

Il nostro consiglio è quello di scaricare Telegram indipendentemente dal ritenere o meno opportune le modifiche di Whatsapp, in quanto li consideriamo due servizi differenti:

  • Telegram non è un’applicazione del gruppo “Facebook” e non c’è pubblicità, dunque i dati non verranno mai sfruttati per fini commerciali;
  • sono presenti funzioni più avanzate, come i canali, i sondaggi, i quiz, i videomessaggi…;
  • è possibile rimanere “anonimi” nelle discussioni (il numero di telefono è necessario solo per effettuare la registrazione).

Noi crediamo realmente nelle potenzialità di Telegram, soprattutto nell’ambito “business”, per questo implementeremo a breve nelle nostre strategie di comunicazione anche il canale Telegram di MT Group: strumento smart, semplice ed all’avanguardia per fornirvi contenuti interessanti ed interattivi in maniera veloce e sicura

… come si suol dire… STAY TUNED!